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Rigeneriamo la pelle dopo l’estate

Prevenzione e trattamenti per il fotoaging.

Dopo un anno di lavoro o di studio ci siamo goduti le meritate vacanze, ma dovendo concentrare le ferie in un breve periodo dimentichiamo spesso alcune attenzioni da dedicare alla nostra persona. È un atteggiamento che, pur comprensibile da un certo punto di vista, dall’altro vanifica tutti gli sforzi in materia di prevenzione fatti da medici ed Istituzioni.

Ci si abbandona a stravizi dietetici, a eccessi in sigarette e alcol, si fa tardi a volte fino all’alba, ma, soprattutto, ci si espone troppo e male ai raggi solari. Il risultato lo si vede sulla propria pelle, che appare secca e segnata, con macchie e rughe sempre più evidenti.

Vediamo insieme la causa di tutto ciò:

Il sole emette 3 tipi di raggi ultravioletti: UVC (filtrati dallo strato di ozono dell’atmosfera), UVB (non penetrano la pelle in profondità, ma hanno un elevato carico di energia e sono quindi i più dannosi), UVA (hanno meno energia, ma penetrano in profondità fino al derma). L’esposizione eccessiva a questi raggi determina la formazione di radicali ossidativi molto potenti (ossigeno singoletto) che danneggiano le membrane cellulari, le fibre elastiche e collagene ed il DNA. Il risultato finale è il fotoinvecchiamento (photoaging), caratterizzato da cute ispessita, anelastica, solcata da rughe profonde; questo quadro può predisporre all’insorgenza di tumori cutanei.

A tutto ciò va aggiunta l’azione immunosoppressiva dei raggi ultravioletti (l’herpes che insorge dopo un’eccessiva esposizione al sole ne è la prova).

La pelle è comunque in grado di attivare meccanismi di difesa (ispessimento dello strato corneo, produzione di melanina e acido urocanico, meccanismi di riparazione del DNA, produzione di enzimi per contrastare i radicali ossidativi), ma senza l’utilizzo di protezioni e filtri solari adeguati i danni non tardano a manifestarsi.

Elenco ora i trattamenti in grado di rigenerare la nostra pelle dopo l’estate ed eventualmente di combattere i danni già presenti:

  • I peeling chimici (scelti in base al tipo di pelle) permettono di trattare adeguatamente l’ispessimento dello strato corneo dell’epidermide, che come abbiamo accennato è uno dei meccanismi di difesa che la cute mette in atto per difendersi dai raggi UV; in tal modo la pelle, esfoliandosi, riacquisterà la sua lucentezza, apparendo più liscia e compatta.
  • L’infiltrazione di farmaci contenenti vitamine, minerali, acidi nucleici, amminoacidi e coenzimi favoriscono la rivitalizzazione del derma, contrastano l’azione dei radicali ossidativi e favoriscono la produzione di fibre elastiche e collagene, migliorando quindi l’elasticità cutanea.
  • L’infiltrazione di acido ialuronico, da solo o in combinazione con i biorivitalizzanti, permette una idratazione profonda della cute, che riacquista tono e spessore, mentre le rughe più sottili si attenuano fino a scomparire.
  • Il fotoringiovanimento con e-light (luce pulsata abbinata a radiofrequenza) permette di stimolare in profondità il derma, di levigare l’epidermide e di eliminare macchie superficiali e couperose.
  • Le apparecchiature “Water Oxigen Jet”, che utilizzano acqua e ossigeno ad altissima velocità determinano l’esfoliazione, la pulizia profonda della pelle e migliorano la sua tonicità.

 Se poi durante le ferie abbiamo ecceduto in libagioni e sono comparsi o aumentati gli odiati cuscinetti di grasso, le opzioni sono le seguenti:

  • Modellamento mediante apparecchiature “Velashape”: una combinazione di radiofrequenza bipolare, infrarosso, massaggio meccanico con speciali rulli motorizzati associati a vacuum. Permettono di “levigare” qualsiasi parte del corpo, ottenendo anche una riduzione in circonferenza. La metodica è approvata dalla FDA americana (Food and Drug Administration).
  • Criolipolisi, per aggredire gli accumuli di “cellulite” senza ricorrere alla lipoaspirazione. Si tratta di una nuovissima tecnica, non chirurgica, che associa le basse temperature al vacuum, all’infrarosso e al LED (laser freddo): raffreddando il grasso (fino a -5°C) si provoca l’apoptosi, cioè la morte degli adipociti. La diminuzione degli accumuli di grasso avviene progressivamente nell’arco di circa 30 giorni, permettendo in questo modo una buona retrazione della cute.

Anche questa metodica è approvata dalla FDA.

L’indicazione a ciascuna di queste metodiche dovrà essere data dal medico sulla base dei dati rilevati durante la visita, ma colgo ancora una volta l’occasione per sottolineare l’importanza che ha un corretto stile di vita nella prevenzione di molti quadri patologici.